Lettini e lampade solari sono strumenti che espongono la pelle a radiazioni ultraviolette, analoghe a quelle dei raggi solari. Tuttavia, esporre la cute a una quantità eccessiva di raggi UV, che siano questi provenienti dal sole o da fonti artificiali, può aumentare il rischio di insorgenza di tumori della pelle. Un ulteriore rischio legato all’uso dei lettini solari è l’invecchiamento precoce della pelle. I raggi UV determinano il fotoinvecchiamento, un processo di degenerazione della cute che dipende dall’incidenza delle radiazioni ultraviolette sulle cellule della pelle e sulle strutture dermiche più profonde. Questo processo porta alla formazione di rughe, macchie solari e aumenta la secchezza cutanea. Inoltre, anche con l’abbronzatura artificiale possono verificarsi disturbi oculari, come infiammazione della cornea, degenerazione maculare e cataratta precoce.
Non è solo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a mettere in guardia dal ricorso all’abbronzatura artificiale: la stessa indicazione è espressa dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) classifica le procedure per l’abbronzatura artificiale come cancerogene. Come i raggi solari, anche le radiazioni UV emesse dai dispositivi per l’abbronzatura artificiale concorrono a determinare la comparsa di mutazioni nelle cellule, aumentando il rischio di sviluppare tumori cutanei. Il rischio di sviluppare un tumore aumenta in modo significativo se l’esposizione eccessiva ai raggi UV avviene durante la giovinezza. Per questo motivo, è fortemente sconsigliato l’uso dell’abbronzatura artificiale da parte degli adolescenti.